Lo stadio di Caserta
L’obiettivo principale del nuovo stadio Alberto Pinto è innanzitutto quello di realizzare un catalizzatore urbano per mezzo di nuove forme e funzioni, da struttura limitata alla fruizione del singolo evento sportivo a cuore pulsante di attività, tutti i giorni della settimana. La proposta progettuale di intervento è infatti mirata a realizzare un nuovo polo urbano, in grado di intrecciare un rapporto diretto con il tessuto della città. Un nuovo hub di riferimento per tutte le attività sportive ad esso connesse a partire dal calcio insieme alle altre attività di supporto.
Il nuovo impianto sportivo, che andrà a sostituire il vecchio impianto del 1936 concepito secondo i canoni dell’epoca con la pista per l’atletica leggera, è pensato quale organismo innovativo e capace di garantire i più elevati standards funzionali e di sicurezza. Lo stadio è dimensionato su una capienza di 12.000 posti a sedere estensibili a 16.000 tutti al coperto, separati in n. 4 settori.
Il progetto dell’impianto prevede la presenza di Skybox, palchi, pitch view per fruire al meglio l’evento sportivo. Sarà presente un Centro medico altamente specializzato in grado di supportare gli atleti e non solo, in percorsi di controllo medico e di recupero e palestra per allenamenti di recupero dedicati e percorso benessere. Una foresteria dove saranno ospitati i ragazzi del settore giovanile, una sala conferenze utilizzabile tutti i giorni della settimana per attività diverse da quelle calcistiche, gli uffici ed il museo della Casertana e biblioteca dello Sport. Bar, ristorante e roof garden, baby parking per vivere al meglio le attività sportive ed extra sportive.
Un processo di riqualificazione come sede per una tifoseria tra le più antiche del panorama nazionale, al contempo, un incubatore di attività ma anche un impulso alla ridefinizione estetica dell’intero contesto urbanistico.
Il Progetto di ristrutturazione con demolizione e ricostruzione dello “Stadio Alberto Pinto” di Caserta, in linea con gli standard FIFA- UEFA- CONI, è attualmente il primo progetto in Italia, ad aver completato l’iter di approvazione ed aggiudicazione, mediante l’utilizzo della c.d. Legge Stadi (Legge 147/2013 e sgg.).